lunedì 4 dicembre 2006

Riassunto e recensione
Se clicchi su questo sito troverai il riassunto dell'opera e un breve commento!
http://xoomer.alice.it/v.sossella/malavoglia.htm

martedì 28 novembre 2006

Immagini

Per visualizzare le immagini scelte da Google sui Malavoglia clicca su questo indirizzo:
http://images.google.it/images?hl=it&q=immagini+malavoglia&btnG=Cerca+immagini

venerdì 24 novembre 2006

Nuove informazioni

Se vuoi avere altre informazioni sul romanzo di Verga clicca qui:
http://www.italialibri.net/opere/malavoglia.html

lunedì 20 novembre 2006

Gimp

Per modificare le immagini abbiamo usato The GIMP, il programma GNU per la gestione delle immagini. per saperne di più clicca qui http://gimp.linux.it/www/

giovedì 16 novembre 2006

La nostra motivazione

INTRODUZIONE
Oggi a scuola accanto al libro di testo e all'audiovisivo il computer sta diventando un supporto didattico sempre più importante. Le finalità della scuola sono finalità fondamentalmente formative; ma il compito della scuola non è tanto quello di fare acquisire conoscenze quanto di promuovere la formazione di capacità e di competenze.
È in tale prospettiva che va visto anche il problema dell’impiego delle tecnologie educative, comprese quelle multimediali.
Le tecnologie multimediali non devono essere usate solo per la trasmissione dei saperi, per fare lezione, per esporre e presentare, ma anche per scoprire, costruire, inventare i saperi.
Dal momento che l'utilizzo del computer si è rivelato molto utile nella pratica didattica, è importante non solo che le scuole si dotino di attrezzature e di strumenti tecnologici adeguati, ma che i docenti siano anche in grado di insegnare agli allievi un utilizzo consapevole delle tecnologie stesse. Ne consegue l'utilità nell'ambito delle Scuole di abilitazione per l’insegnamento di un corso che fornisca le nozioni base di alcuni strumenti utilizzabili in ambito didattico e che faccia riflettere sull'importanza dell'uso degli stessi per favorire i processi di apprendimento.
Il computer oggi è visto come uno strumento attivo nella costruzione della conoscenza. Non viene più utilizzato solo come supporto ad un’attività cognitiva basata su altri medium (libri di testo, trasmissione verbale delle conoscenze), ma funziona da amplificatore informativo, permettendo di superare il grosso problema dell'accesso all'informazione, attraverso la ricerca sul WEB o l'uso di software; da amplificatore cooperativo, fornendo una serie di strumenti, che facilitano la condivisione di idee anche oltre l'ambito fisico della classe; funziona, infine, da amplificatore cognitivo, in quanto favorisce l'ascolto, la comprensione e l'attenzione, sviluppando abilità quali l'intuizione e la pianificazione.
Le nuove tecnologie, per avere vita, devono essere trattate alla pari delle vecchie, come la lavagna o il libro. Per questo la loro collocazione naturale è in classe, dove però l’insegnante spesso li considera una presenza innaturale.
Con l’introduzione del computer nelle scuole e nelle università, Internet, l’autostrada dell’informazione, è diventato uno strumento per la didattica e sono sempre più numerosi coloro che se ne servono quotidianamente per motivi di lavoro oltre che di studio.
Ciò che sembrava principalmente un apparato di cavi e computer è diventato un mezzo di comunicazione fondamentale per tutti, il media per eccellenza, lo strumento più efficace e veloce per accedere ad una gran quantità di servizi e spazi d’informazione.
L’uomo, infatti, ha sempre avuto il desiderio di comunicare e ha affidato il proprio pensiero alla parola. Così, aiutato dalle innovazioni tecnologiche, ha imparato a comunicare in modo più veloce, complesso e multimediale: ieri con l’avvento della radio e della televisione oggi con l’avvento di Internet.
Nel campo della scuola e della formazione, attraverso la multimedialità, nuova ed interessante forma di comunicazione, gli studenti vengono incoraggiati ad assumere un ruolo attivo nel loro processo di apprendimento e hanno la possibilità di influire sul livello di approfondimento e sullo stile di presentazione degli argomenti che affrontano.
È grazie ad Internet che gli studenti trovano materiale per le loro ricerche, approfondendo argomenti le cui notizie, prima, erano o troppo esigue o poco accessibili.
Internet, ormai, ha assunto i caratteri di un immenso archivio d’informazioni; non sempre, però, si riesce a trovare ciò che serve in tempi brevi. È un po’ come andare in una biblioteca pubblica e non riuscire ad orientarsi tra gli scaffali senza l’aiuto dell’informatore bibliografico o senza la guida dello schedario. Chi accede alla Rete si trova di fronte ad un repertorio sconfinato di dati che aumentano e si trasformano in continuazione.
Può sembrare un paradosso, ma disporre di una quantità esorbitante di informazioni equivale a non possedere alcuna informazione.
Per sopperire alle inevitabili difficoltà incontrate dai navigatori nell’acquisizione d’informazioni utili sono nati, a partire dagli anni ’90, i motori di ricerca, che facilitano la ricerca mediante l’inserimento di una parola chiave10
Il corso di Tecnologie didattiche ci ha permesso di approfondire la più grande, “forse”, novità di motori di ricerca di questi ultimi anni: Google. Diversamente dalla maggior parte dei motori di ricerca, Google presenta nella sua lista di risultati solo le pagine in cui sono presenti, nel testo o nei link relativi, le parole cercate.
La sezione dedicata alla ricerca delle immagini ci ha permesso di reperire in breve tempo quelle immagini che rappresentano l’apparato iconografico della nostra lezione, incentrata sui Malavoglia.
Le immagini inserite (nella scelta abbiamo preso solo immagini con qualità superiore), riguardano il paesaggio in cui Verga scrive il suo romanzo.
Servendoci del programma di PowerPoint, abbiamo creato una presentazione con le immagini relative al nostro lavoro.
Ci proponiamo di far visualizzare le immagini ai nostri alunni. Chiediamo loro di farsi un’idea sull’argomento o, ancora, dopo aver trattato l’argomento chiediamo ai nostri alunni di creare una collegamento tra immagini e le parti dell’argomento trattato. Ai nostri studenti, potremo chiedere, infine, di cercare immagini collegabili all’argomento trattato.
Per presentare la nostra lezione abbiamo utilizzato due programmi molto utili ai fini didattici: IHMC CmapTools, attraverso il quale abbiamo creato delle mappe concettuali, e Gimp 2.2, che ci ha permesso di lavorare sulle immagini.
Una mappa concettuale è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili per esprimere un ragionamento che abbiamo fatto o che vogliamo comunicare agli altri.
I concetti, racchiusi in ovali o rettangoli, sono collegati con frecce, con parole scritte sulle linee per indicare la relazione tra i concetti e sono disposti in modo gerarchico.
Una mappa concettuale è utile per costruire, rielaborare e trasmettere la conoscenza, in quanto mostra relazioni tra le idee.
La vera forza delle mappe concettuali è la sua capacità di stimolare e di realizzare contemporaneamente tutti gli aspetti fondamentali dell’apprendimento. Favorisce un’espressione chiara e precisa del percorso spiegato e facilita la comprensione semplice e immediata dei collegamenti pluridisciplinari.
Quando si lavora con le mappe, si superano, infatti, i confini delle singole discipline: è una metodologia logica che stimola il ragionamento, le associazioni mentali, i riferimenti concettuali, la rappresentazione grafica del pensiero. Ciò, evidentemente, vale in qualsiasi disciplina e per qualsiasi disciplina, perché è come un “abito mentale” che facilita i ragionamenti, le concettualizzazioni e le loro rappresentazioni ai fini dello studio personale e della comunicazione con gli altri.
La mappa concettuale trasforma così un processo sequenziale, inerente al pensiero, in una visione sinottica che, con un sol colpo d'occhio, può far comprendere una quantità di cose, percependone la struttura, le derivazioni e le relazioni.
La mappa di presentazione al romanzo I Malavoglia permette, infatti, di fare collegamenti con discipline come la storia, la geografia, la scienza.
Le mappe concettuali costituiscono, così, uno strumento fondamentale nella didattica perché consentono agli insegnanti di: preparare presentazioni o lezioni da svolgere in aula; presentare nuovi concetti; pianificare attività di recupero.
Con l’esempio della presentazione al romanzo I Malavoglia vogliamo offrire ai nostri studenti uno strumento attraverso il quale essi possano organizzare il loro materiale di studio, sviluppare idee e concetti, integrare grandi corpi di informazione, esprimere la propria conoscenza esistente su di un tema, inserire nuovi concetti nella propria struttura di conoscenza, fissare il materiale appreso nella memoria a lungo termine.
La prima mappa che i nostri alunni visualizzeranno sarà una mappa complessiva in cui sono schematizzati tutti gli argomenti che riguarderanno la nostra lezione. La lezione sarà costituita in parte da una lezione frontale, in parte da una lezione interattiva in cui gli studenti sono chiamati a partecipare facendo ricorso alle loro conoscenze pregresse.
Ogni bolla successivamente avrà il suo snodo.
Seguono le 5 mappe figlie in cui sono approfonditi gli argomenti schematizzati nella mappa madre.
(Tutte le mappe sono state inserire alla fine dell’Introduzione).
Inoltre accanto all’uso delle mappe potremo usare una presentazione in PowerPoint su tutto l’argomento.
Le immagini, che ciascuna di noi ha inserito, dopo averle opportunamente manipolate e modificate attraverso il programma Gimp, servono per aumentare l'effetto evocativo e per facilitare il processo associativo, per evidenziare un aspetto, ad esempio ricavare dalla foto di Verga il vestiario, gli elementi caratterizzanti di Aci Trezza.
L’uso delle tecnologie, come noi stesse abbiamo avuto modo di verificare, potenzia le abilità sociali attraverso il lavoro di gruppo e la discussione, affina le capacità comunicative e stimola l'apprendimento, indipendentemente dagli stili cognitivi. Potenzia, inoltre, l'abilità di studio e le capacità logiche, favorisce l'acquisizione di informazioni relative al tema oggetto di studio e aumenta la motivazione dello studente, che si svincola da un apprendimento puramente mnemonico e si sente protagonista di un percorso conoscitivo.
È per questo che, grazie anche agli strumenti fornitici durante il corso di Tecnologie educative ci siamo proposte di creare un blog,
un diario di bordo, per permettere ai nostri studenti di reperire i materiali della lezione e per usarlo come strumento di scambio informazioni.
In un blog, ad esempio si possono esprimere le proprie idee, commentare quelle degli altri. Il blog diventa uno strumento per ottimizzare il lavoro: non solo archivio ma anche centro raccolta dati e centro scambio informazioni. Tra i vantaggi collaterali del costruire un blog vi è poi quello di confrontarsi direttamente con le nuove tecnologie, acquistando sul campo competenze indispensabili nel mondo del lavoro. Ciascuno naturalmente arriverà a un diverso grado di preparazione; tuttavia nulla è più preziosa dell’esperienza personale.
Gli studenti potranno reperire tutto il materiale che è servito per la realizzazione della nostra lezione sul blog: http://malavoglia.blogspot.com/

Amico Valentina
Angelucci Chiara
Catroppa Gabriella
D'Emilio Federica
Dimitri Silvia
















10 http://www.laterza.it/internet/leggi/INTERNET2000/online; § 3. Ricerche (come si fa in Internet).

Benvenuti!!!

Benvenuti sul Blog I Malavoglia!
Qui è possibile reperire informazioni su Giovanni Verga e il suo romanzo.
Per facilitare lo studio ai nostri allievi, l'argomento è stato trattato facendo uso di:

  • mappe concettuali
  • apparato iconografico


Invitiamo tutti i visitatori, e in particolare i nostri alunni, ad arricchire il blog con nuove informazioni e commenti personali.

Mappa madre


Qui è possibile visualizzare la mappa che riassume l'intero argomento trattato.